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Evidence 2016;8(8): e1000149 doi: 10.4470/E1000149
Pubblicato: 30 agosto 2016
Copyright: © 2016 Cartabellotta et al. Questo è un articolo open-access, distribuito con licenza Creative Commons Attribution, che ne consente l’utilizzo, la distribuzione e la riproduzione su qualsiasi supporto esclusivamente per fini non commerciali, a condizione di riportare sempre autore e citazione originale.
L’età media della menopausa nel Regno Unito è 51 anni, anche se l’1% delle donne va incontro ad insufficienza ovarica prematura (menopausa prima dei 40 anni). 8 donne su 10 soffrono di sintomi perimenopausali, tra cui i più comuni sono vampate di calore e sudorazioni notturne che persistono per circa 4 anni (1), influenzando la qualità di vita anche in maniera rilevante (2). Nel Regno Unito c’è una grande variabilità nell’offerta di servizi e d’informazioni per le donne in menopausa (3) e l’uso della terapia ormonale sostitutiva (TOS) è stata oggetto di accesi dibattiti (4,5).
Questo articolo sintetizza le più recenti raccomandazioni del National Institute for Health and Care Excellence (NICE) sulla diagnosi e il trattamento della menopausa (6). Le raccomandazioni del NICE sono basate su una revisione sistematica delle migliori evidenze disponibili e sull’esplicita considerazione della costo-efficacia degli interventi sanitari. Quando le evidenze sono limitate, le raccomandazioni si basano sull’esperienza del gruppo che ha prodotto la linea guida — Guidelines Development Group (GDG) — e sulle norme di buona pratica clinica. I livelli di evidenza delle raccomandazioni cliniche sono indicati in corsivo tra parentesi quadre.
1. Assistenza individualizzata
- Adottare un approccio individualizzato a tutti i livelli di diagnosi, indagini e terapia della menopausa. [Raccomandazione basata sull’esperienza e l’opinione del GDG]
2. Diagnosi
- Porre diagnosi di menopausa nelle donne sane di età >45 anni che:
- presentano amenorrea da almeno 12 mesi e non stanno utilizzando contraccettivi ormonali, oppure
- sono isterectomizzate e presentano sintomi menopausali (es. sintomi vasomotori, muscoloscheletrici e urogenitali; alterazioni dell’umore; problematiche della sfera sessuale).
- Considerare il dosaggio dell’ormone follicolo-stimolante (FSH) per porre diagnosi di menopausa solo nelle donne:
- di età compresa tra 40 e 45 anni con sintomi menopausali (inclusi cambiamenti del ciclo mestruale) o in donne di età < 40 anni in cui si sospetta la menopausa, e
- che non stanno assumendo contraccettivi estro-progestinici o alte dosi di progestinici.
3. Informazioni e consigli
- Fornire alle donne informazioni che includano:
- una spiegazione degli stadi della menopausa: peri-menopausale e post-menopausale
- sintomi comuni e diagnosi
- cambiamenti dello stile di vita e interventi che possono migliorare il benessere della donna e lo stato generale di salute generale: smettere di fumare, consigli sull’esercizio fisico e la dieta, screening per il tumore della mammella e della cervice uterina
- benefici e rischi dei trattamenti ormonali, non ormonali e non farmacologici per i sintomi della menopausa
- contraccezione
- effetti a lungo termine della menopausa, come l’osteoporosi
- Offrire supporto e informazioni sulla menopausa e la fertilità alle donne che stanno verosimilmente per entrare in menopausa a seguito di trattamenti medici o chirurgici. [Raccomandazione basata su evidenze di qualità da molto bassa a bassa da studi di ricerca qualitativa e sull’esperienza e l’opinione del GDG]
4. Trattamento dei sintomi menopausali a breve termine
4.1. Sintomi vasomotori
- Prescrivere la TOS solo dopo averne discusso benefici e rischi (box) a breve termine (≤5 anni) e a lungo termine, offrendo:
- estrogeni e progestinici per le donne con l’utero
- solo estrogeni nelle donne senza l’utero
- Non prescrivere routinariamente inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI), inibitori della ricaptazione della serotonina e della norepinefrina (SNRI) o clonidina per il trattamento di prima linea dei soli sintomi vasomotori. [Raccomandazione basata su evidenze di qualità da bassa a moderata da network meta-analysis e analisi economica e sull’esperienza e l’opinione del GDG]
- Spiegare che vi sono alcune evidenze sull’efficacia di isoflavoni ed estratti di cimicifuga racemosa per migliorare i sintomi vasomotori. In ogni caso, spiegare che:
- le preparazioni variano
- la sicurezza dei diversi preparati è incerta e sono state riportate interazioni con altri farmaci.
Box. Benefici e rischi della TOS iniziata prima dei 65 anni per trattare i sintomi della menopausa* Benefici
Rischi
Nessuna variazione del rischio
*L’impatto della TOS iniziata dopo i 65 anni non rientra negli scopi della linea guida (cfr tabelle 1-4 della linee guida integrale (6)). |
4.2. Sintomi psicologici
- Considerare la TOS per migliorare il tono dell’umore dovuto alla menopausa. [Raccomandazione basata su evidenze di qualità da molto bassa a moderata da studi randomizzati e sull’esperienza e l’opinione del GDG]
- Considerare la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) per migliorare il tono dell’umore o l’ansia dovuti alla menopausa. [Raccomandazione basata su evidenze di qualità moderata da studi randomizzati e sull’esperienza e l’opinione del GDG]
- Assicurarsi che le donne e i professionisti sanitari siano consapevoli che le evidenze non supportano l’utilizzo di SSRI o SNRI per migliorare il tono dell’umore nelle donne in menopausa (7). [Raccomandazione basata su evidenze di qualità da bassa a moderata da studi randomizzati e sull’esperienza e l’opinione del GDG]
4.3. Atrofia urogenitale
- Prescrivere estrogeni per via vaginale alle donne con atrofia urogenitale (incluse quelle che assumono TOS sistemica) e continuare il trattamento quanto necessario per alleviare i sintomi. [Raccomandazione basata su evidenze di qualità da molto bassa a moderata da studi randomizzati e sull’esperienza e l’opinione del GDG]
- Spiegare alle donne con secchezza vaginale che le creme idratanti e lubrificanti posso essere utilizzate da sole o in associazione agli estrogeni vaginali. [Raccomandazione basata sull’esperienza e l’opinione del GDG]
- Non prescrivere un monitoraggio routinario dello spessore endometriale durante il trattamento dell’atrofia urogenitale. [Raccomandazione basata su evidenze di qualità molto bassa da studi randomizzati e sull’esperienza e l’opinione del GDG]
4.4. Preparazioni non regolamentate
- Spiegare alle donne che efficacia e sicurezza dei composti biologicamente identici agli ormoni e non regolamentati sono sconosciute. [Raccomandazione basata sull’esperienza e l’opinione del GDG]
4.5. Rivalutazione della terapia
- Spiegare alle donne non isterectomizzate che un sanguinamento vaginale non previsto durante i primi tre mesi di trattamento con TOS è effetto collaterale frequente, da segnalare alla prima visita di follow-up a tre mesi. Al contrario, se il sanguinamento avviene dopo i primi tre mesi dovrebbe essere segnalato immediatamente (8). [Raccomandazione basata sull’esperienza e l’opinione del GDG]
- Spiegare alle donne che ridurre gradualmente o interrompere la TOS non modifica la sintomatologia a lungo termine, ma la riduzione graduale potrebbe limitare la riacutizzazione dei sintomi a breve termine. [Raccomandazione basata su evidenze di qualità da molto bassa a bassa da studi randomizzati e sull’esperienza e l’opinione del GDG]
5. Donne affette da carcinoma della mammella o ad alto rischio (es. portatrici di gene BRCA) (9,10)
- La TOS è controindicata nelle donne con anamnesi positiva per tumori maligni ormono-sensibili, come il carcinoma della mammella. [Il GDG non ha revisionato le evidenze sugli effetti della TOS in questo gruppo, perchè controindicata]
- Per il trattamento dei sintomi menopausali in donne con carcinoma della mammella si veda la sezione 1.13 delle linee guida NICE sul tumore maligno della mammella in fase precoce o localmente avanzato (9) e la sezione 1.7 delle linee guida NICE sul carcinoma familiare della mammella (10).
- Alle donne ad alto rischio per tumore maligno della mammella fornire:
- informazioni sulle opzioni terapeutiche disponibili (ed eventuali interazioni farmacologiche come quella tra tamoxifene ed erba di San Giovanni)
- informazioni sulla necessità di evitare i SSRI paroxetina e fluoxetina in caso di trattamento con tamoxifene
- la valutazione specialistica da parte di un professionista esperto nella gestione della menopausa.
6. Benefici e rischi a lungo termine della TOS (box)
6.1. Tromboembolismo venoso (TEV)
- Spiegare che la TOS:
- per via orale aumenta il rischio di TEV.
- per via transdermica alle dosi terapeutiche standard non aumenta il rischio di TEV.
- Considerare la TOS per via transdermica, rispetto a quella per via orale, nelle donne in menopausa ad alto rischio di TEV, incluse quelle con BMI >30.
[Raccomandazione basata su evidenze di qualità da molto bassa a moderata da studi randomizzati e osservazionali e sull’esperienza e l’opinione del GDG]
6.2. Malattie cardiovascolari
- Spiegare che la TOS:
- non aumenta il rischio cardiovascolare (CV) se iniziata prima dei 60 anni (l’impatto dell’inizio della TOS dopo i 65 anni esula dagli obiettivi di questa linea guida)
- non influenza il rischio di morte per malattie CV
- può essere presa in considerazione per le donne con fattori di rischio CV se adeguatamente gestiti
- per via orale (ma non per via transdermica) è associata a un lieve aumento del rischio di infarto.
6.3. Diabete di tipo 2
- Spiegare che la TOS (orale o transdermica) non è associata ad un aumento del rischio di insorgenza di diabete di tipo 2 e non ha effetti avversi sul controllo glicemico. [Raccomandazione basata su evidenze di qualità da molto bassa a bassa da uno studio randomizzato, studi osservazionali, e sull’esperienza e l’opinione del GDG]
6.4. Carcinoma della mammella
- Spiegare che:
- gli estrogeni da soli si associano a un incremento minimo o nullo del rischio di carcinoma della mammella
- gli estrogeni e i progestinici possono essere associati a un aumento del rischio di carcinoma della mammella
- l’eventuale aumento del rischio di carcinoma della mammella si verifica solo durante l’assunzione della TOS e rientra al livello basale della popolazione generale al momento dell’interruzione della terapia.
6.5. Osteoporosi
- Spiegare che:
- il rischio di fratture da osteoporosi si riduce durante la TOS
- il beneficio diminuisce dopo l’interruzione del trattamento
- il beneficio potrebbe continuare più a lungo (dopo la fine del trattamento) nelle donne che hanno assunto TOS per lunghi periodi (>10 anni)
6.6. Demenza
- Spiegare che non ci sono evidenze sull’eventuale influenza della TOS sul rischio di demenza. [Raccomandazione basata su evidenze di qualità da molto bassa a bassa da uno studio randomizzato, da studi osservazionali, e sull’esperienza e l’opinione del GDG]
7. Insufficienza ovarica prematura
- Tenendo in considerazione l’anamnesi personale (es. precedenti trattamenti farmacologici o chirurgici) e familiare, porre diagnosi di insufficienza ovarica prematura in donne di età <40 anni sulla base di:
- sintomi menopausali, incluse amenorrea o oligomenorrea;
- aumento dei livelli di FSH in due dosaggi ematici a distanza di sei settimane.
- Non dosare routinariamente l’ormone anti-Mülleriano per porre diagnosi di insufficienza ovarica prematura. [Raccomandazione basata su evidenze di qualità da molto bassa a bassa da studi osservazionali e sull’esperienza e l’opinione del GDG]
- Permettere una scelta tra TOS o contraccettivi ormonali combinati se non controindicati (es. in donne con tumore maligno ormono-sensibile) sino all’età della menopausa fisiologica. [Raccomandazione basata su evidenze di qualità bassa da uno studio randomizzato e sull’esperienza e l’ opinione del GDG]
- Considerare di indirizzare la donna ad uno specialista esperto, al fine di aiutarla a gestire tutti gli aspetti psico-fisici di questa condizione. [Raccomandazione basata sull’esperienza e l’opinione del GDG]
8. Potenziali ostacoli all’implementazione
Circa un milione di donne nel Regno Unito utilizza trattamenti per i sintomi menopausali (11). I consigli sulle differenti opzioni terapeutiche e le forme di supporto sono variabili e si basano su studi che in questa linea guida sono stati analizzati determinando una revisione delle raccomandazioni.
9. Raccomandazioni per la ricerca futura
- Nelle donne trattate per carcinoma della mammella, qual è la sicurezza ed efficacia delle alternative alla TOS sistemica come terapia per i sintomi menopausali?
- Nelle donne con precedente diagnosi di carcinoma della mammella, qual è l’impatto della TOS sistemica sul rischio di recidiva, mortalità o aggressività del tumore?
- Qual è la differenza di rischio di carcinoma della mammella in menopausa tra la TOS vs progesterone, progestinici o modulatori selettivi del recettore degli estrogeni?
- Con quali modalità la TOS influenza il rischio di TEV?
- Qual è l’impatto dei dispositivi intrauterini medicati con estradiolo e levonorgestrel sul rischio di carcinoma della mammella e TEV?
- Quali sono gli effetti di un utilizzo precoce della TOS sul rischio di demenza?
- Quali sono le manifestazioni cliniche principali dell’insufficienza ovarica prematura e l’impatto a breve e lungo termine dei più comuni interventi terapeutici?
Affiliazione degli Autori
Antonino Cartabellotta, Medico, Fondazione GIMBE
Antonio Simone Laganà , Medico, U.O.C. di Ginecologia ed Ostetricia, Università di Messina
Michele Corradini Zini, Medico, Dipartimento di Medicina interna, Azienda Ospedaliera Arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia
Onofrio Triolo, Direttore U.O.C. di Ginecologia ed Ostetricia, Università di Messina
Contributo degli Autori
-Disclosure dei conflitti di interesse
Nessuno dichiaratoIndirizzo per la corrispondenza
nino.cartabellotta@gimbe.orgProvenienza
Non commissionato, non sottoposto a peer-reviewFonti di finanziamento
NessunaApprovazione comitato etico
-Ringraziamenti
-Pagina aggiornata il 30/agosto/2016