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Evidence 2012;4(4): e1000014 doi: 10.4470/E1000014
Ricevuto: 30 marzo 2012 Accettato: 4 maggio 2012 Pubblicato: 28 agosto 2012
Copyright: Š 2010 Biermann et al. Questo è un articolo open-access, distribuito con licenza Creative Commons Attribution, che ne consente lâutilizzo, la distribuzione e la riproduzione su qualsiasi supporto esclusivamente per fini non commerciali, a condizione di riportare sempre autore e citazione originale.
Background. La disponibilitĂ di numerose evidenze scientifiche in tema di profilassi antibiotica perioperatoria, insieme alla necessitĂ di uniformare la pratica clinica e verificare la trasferibilitĂ delle raccomandazioni in ambito pediatrico, hanno motivato la decisione di pianificare un ciclo di audit presso lâAzienda Ospedaliero-Universitaria Meyer di Firenze.
Obiettivi. Valutare lâappropriatezza dellâantibiotico profilassi secondo le raccomandazione formulate dalle piĂš autorevoli linee guida; identificare gli ostacoli allâimplementazione delle raccomandazioni e definire gli interventi finalizzati alla loro rimozione, inclusi lâaggiornamento e la diffusione del protocollo interno allâospedale, redatto nel 2005.
Metodi. Un campione di 115 interventi chirurgici è stato analizzato rispetto alla somministrazione della profilassi antibiotica in chirurgia pediatrica. La pratica prescrittiva è stata confrontata con quanto raccomandato dalle linee guida, verificando lâappropriatezza della somministrazione antibiotica, il timing, il dosaggio in rapporto al peso, il ricorso alla seconda dose in relazione alla durata dellâintervento e la scelta della molecola.
Risultati. Il tasso di appropriatezza della profilassi antibiotica è del 87.8% (101/115), con unâappropriatezza dâuso (ricorso alla somministrazione, quando raccomandata) dellâ81.4% (35/43) e unâappropriatezza del non uso (non somministrazione, quando non raccomandata) del 91.7% (66/72). Tra i 41 soggetti sottoposti a profilassi, 12 risultano in pre-trattamento e pertanto la scelta della molecola è condizionata dal trattamento in corso al momento dellâintervento. Dei rimanenti 29, il 75.9% sono sottoposti a profilassi con cefalosporine di III generazione, non raccomandate dalle linee guida.
Limiti. Lo studio è stato condotto su un campione di 115 cartelle cliniche, pari a poco piÚ del 3% dei dimessi nei primi sette mesi del 2011. La scelta dei criteri di appropriatezza, sebbene sostenuta da linee guida evidence-based, ha talvolta richiesto procedure di consenso non sempre unanimi.
Conclusioni. Il ciclo di audit ha evidenziato la necessitĂ di un aggiornamento del protocollo interno, poichĂŠ sono emerse nuove evidenze applicabili alla popolazione pediatrica. Inoltre, lâinappropriatezza delle molecole prescritte è un argomento che può beneficiare di interventi di monitoraggio intraospedaliero del consumo di farmaci. Il re-audit, previsto per la fine del 2012, permetterĂ di valutare lâefficacia di una serie di interventi per modificare la pratica clinica.
Background
La necessitĂ di sottoporre a profilassi antibiotica alcuni interventi chirurgici nasce dallâesigenza di prevenire le infezioni del sito chirurgico, oltre che di razionalizzare il sovrautilizzo di antibiotici negli ambienti ospedalieri, causa di eventi avversi1-2 e dei fenomeni di antibiotico resistenza.
Gli studi che supportano le raccomandazioni cliniche sulla profilassi antibiotica perioperatoria sono numerosi, ma prevalentemente condotti in pazienti adulti. Una linea guida scozzese3 dedica allâantibiotico profilassi in pediatria una specifica sezione, ma numerose raccomandazioni sono estrapolate da studi condotti in pazienti adulti e, di conseguenza, non direttamente trasferibili alla pratica clinica e soggette a procedure di consenso.
Nel 2005 presso lâAzienda Ospedaliero Universitaria Meyer di Firenze (AOU Meyer), è stato prodotto un protocollo interno sulla profilassi antibiotica perioperatoria in etĂ pediatrica, basato in parte su comportamenti condivisi dai chirurghi, in parte su evidenze scientifiche, ove disponibili. Tuttavia, non risulta ben chiara lâadozione in pratica di quanto raccomandato; inoltre, alcune indicazioni sono diventate obsolete alla luce di nuove evidenze emerse su alcune tipologie di interventi4-5.
Lâosservazione non strutturata di alcune cartelle cliniche ha fatto emergere il mancato rispetto delle raccomandazioni contenute nel protocollo, oltre alla necessitĂ di aggiornare lo stesso sulla base delle piĂš recenti linee guida di organizzazioni internazionali, anche in campo pediatrico6. Inoltre, unâosservazione strutturata di un campione di interventi di adenotonsillectomia ha consentito di verificare un ampio ricorso a terapie antibiotiche di lunga durata, prescritte alla dimissione, anche in assenza di specifiche indicazioni.
Pertanto, al fine di verificare lâappropriatezza della profilassi antibiotica perioperatoria in etĂ pediatrica, nel novembre del 2011 presso lâAOU Meyer è stato realizzato un ciclo di audit.
In sintesi, le seguenti considerazioni rappresentano il razionale alla preparazione dellâaudit7-9:
- disponibilità di linee guida e protocolli validati, cioè criteri e standard utilizzabili per la valutazione della pratica clinica;
- disponibilitĂ di informazioni di buona qualitĂ sulla pratica clinica
- variabilitĂ dei comportamenti professionali suscettibili di miglioramento
- rilevanza degli outcome conseguenti allâintervento in studio (infezioni ospedaliere)
- costi elevati per lâuso di antibiotici inappropriati)
Obiettivi
Lâobiettivo primario dellâaudit consiste nel verificare lâadesione alla pratica dellâantibiotico profilassi, secondo le raccomandazioni del protocollo interno dellâAOU Meyer e di altri documenti evidence-based.
Lâappropriatezza dellâantibiotico profilassi, la scelta della molecola, oltre che il dosaggio e il timing della somministrazione, rappresentano articolazioni dellâobiettivo principale, mentre la discussione in corso di audit mira a identificare eventuali ostacoli allâadozione delle raccomandazioni ed eventuali strategie per la loro rimozione.
Ulteriore obiettivo dellâaudit è verificare lâeventuale necessitĂ di aggiornamento del protocollo interno, oltre che la possibile insufficiente disseminazione dello stesso tra gli specialisti.
Metodi
Audit team. Il ciclo di audit ha previsto il coinvolgimento di un team multiprofessionale e multidisciplinare costituito da: chirurgo otorino-laringoiatra, chirurgo urologo, farmacista, infettivologo, chirurgo neonatale, infermiera di sala operatoria, chirurgo ortopedico, clinical risk manager, anestesista, medico del comitato per il controllo delle infezioni ospedaliere (CIO), infermiere del CIO, medico di direzione sanitaria, chirurgo generale.
Fonti bibliografiche. I criteri di appropriatezza sulla profilassi antibiotica sono stati ricavati dalle seguenti linee guida nazionali e internazionali:
- Scottish Intercollegiate Guidelines Network (SIGN), 20083
- Sistema Nazionale Linee Guida (SNLG), 200810
- The Childrenâs Hospital of Philadelphia (CHOP), 20106
- Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer, Firenze, 200511
- Azienda Ospedaliera Policlinico di Modena (CEVEAS), 200012 National Collaborating Centre for Womenâs and Childrenâs Health, by NICE, 200812
Campionamento. Su un totale di 3448 DRG chirurgici relativi ai primi 7 mesi del 2011 (escluse le dimissioni in neurochirurgia e neurologia e i DRG diagnostici), è stato estratto un campione casuale di 115 pazienti.
Classificazione degli interventi. Ciascun intervento chirurgico è stato classificato secondo la linea guida del SNLG10 in:
- Pulito: assenza di processi flogistici e senza violazione della continuitĂ della mucosa respiratoria, gastro-intestinale o genito-urinaria.
- Pulito-Contaminato: violazione della continuitĂ della mucosa respiratoria, gastro-intestinale o genito-urinaria, ma senza perdita di materiale verso lâesterno.
- Contaminato: presenza di segni di flogosi acuta (senza pus), o palese contaminazione della ferita (es. perdite di materiale da un viscere cavo, o ferite composte/aperte verificatesi meno di
- 4 ore prima dellâintervento).
- Sporco: presenza di pus, o viscere cavo perforato, o ferite composte/aperte verificatesi oltre 4 ore prima dellâintervento.
Definizione dei criteri. Per ciascuno dei 115 pazienti inclusi nellâaudit è stata consultata la cartella clinica e registrate le seguenti informazioni corrispondenti ad altrettanti criteri:
- indicazioni alla profilassi antibiotica
- timing della somministrazione
- antibiotico utilizzato (incluse eventuali allergie o trattamenti precedenti)
- dose utilizzata in rapporto al peso
- ricorso alla seconda dose in relazione alla durata dellâintervento
- indicazioni alla terapia antibiotica, limitatamente agli interventi di adenotonsillectomia
Per ciascun intervento chirurgico lâindicazione alla profilassi antibiotica è stata stabilita facendo riferimento a: evidenze dirette per lo specifico intervento, se disponibili; evidenze indirette, riconducendo lâintervento alla classe sovra-ordinata di appartenenza (es. intervento colo-rettale); classificazione dellâintervento secondo il seguente algoritmo:
- interventi puliti: non necessitano di antibiotico profilassi (ad eccezione di rischi mortali delle complicanze post-operatorie)
- interventi puliti-contaminati: necessitano di antibiotico profilassi
- interventi contaminati: richiedono, a seconda delle circostanze, profilassi o terapia antibiotica
- interventi sporchi: richiedono terapia antibiotica
Rispetto al timing, la profilassi è considerata appropriata se basata su unâunica somministrazione e.v. effettuata 30-60 minuti prima dellâinizio dellâintervento chirurgico3,10,13. Il ricorso alla seconda dose è appropriato solo se la durata dellâintervento chirurgico è superiore al doppio dellâemivita del farmaco impiegato3,6,10,13.
Lâappropriatezza della dose è valutata in rapporto al peso del paziente e in considerazione della raccomandazione allâuso di dosi medio-alte a scopo profilattico10.
Riguardo la scelta della molecola è considerato appropriato lâuso preferenziale di cefalosporine di I generazione, da sole o in associazione ad altri antibiotici scelti sulla base della presunta flora batterica contaminante. Lâuso di molecole alternative è considerato appropriato in caso di allergie o pre-trattamenti3,10.
Lâantibiotico profilassi e lâantibiotico terapia post-intervento in caso di adenotonsillectomia, sono state considerate inappropriate alla luce di evidenze dirette3,4,5,10.
QualitĂ della compilazione della check-list operatoria. In un campione di 103/115 interventi analizzati è stata valutata la concordanza tra le informazioni relative alla profilassi antibiotica riportate sulla check-list operatoria, e quelle riportate in cartella. La checklist operatoria fa riferimento alla profilassi antibiotica in tre delle sei sezioni di cui si compone: nella sezione âAtti pre-operatoriâ è richiesto di annotare la prescrizione, oppure la non pertinenza di tale pratica; nelle altre sezioni (âPre-Salaâ e âSalaâ), è richiesto di annotare la somministrazione, oppure la non pertinenza.
Esiste quindi per ciascuno degli item della checklist, la possibilitĂ di definire la pratica come prescritta e/o somministrata, oppure non pertinente (N.P.). Ovviamente la lâinformazione può mancare (missing). Sulle informazioni disponibili è stata calcolata la sensibilitĂ e la specificitĂ della checklist nellâidentificare lâappropriatezza della profilassi antibiotica.
Risultati
Gli interventi campionati sono distribuiti cosĂŹ come riportato in tabella 1.
38 interventi (33%) sono stati classificati come âpulitiâ; 70 (60,9%) âpuliti-contaminatiâ e 7 (6,1%) âcontaminatiâ. Nessun intervento è risultato âsporcoâ.
I dati relativi allâuso e al non uso della profilassi antibiotica, raccomandata o meno, sono riportati in tabella 2.
Lâappropriatezza totale della profilassi antibiotica è del 87,8%, con unâappropriatezza dâuso del 81,4% e del non uso del 91,7%.
In sintesi, si ricorre alla profilassi in assenza di indicazioni in 6/72 casi (8,3%) e non si prescrive quando è indicata in 8/43 casi (18,6%). Il tasso di appropriatezza allâuso della seconda dose è del 100%, mentre il tasso di appropriatezza al non uso della seconda dose è del 89,7%. Complessivamente si tende al sovra-utilizzo dalla seconda somministrazione (tabella 3).
Nel 41,5% dei casi sottoposti a profilassi antibiotica è rispettato il timing, cioè la somministrazione in unica dose è effettuata entro i 30-60 minuti precedenti lâinizio dellâintervento. In 6 casi (14,6% dei 41 casi sottoposti a profilassi) la documentazione clinica manca delle informazioni relative al timing di somministrazione.
Il dosaggio risulta appropriato in oltre lâ80% dei casi e non è mai sovradimensionato in rapporto al peso.
Tra i 41 soggetti sottoposti a profilassi, 12 risultano in pre-trattamento e pertanto la scelta della molecola è vincolata dal trattamento in corso al momento dellâintervento. I restanti 29 sono sottoposti a profilassi con molecole non raccomandate (cefalosporine di III generazione) in 22 casi (75,9%).
Limitatamente ai 36 casi di adeno-tonsillectomia, si segnala un costante ricorso alla prescrizione dellâantibiotico-terapia alla dimissione (100%), in assenza di indicazioni e contrariamente a quanto raccomandato dalle linee guida sullâantibiotico profilassi e sullâappropriatezza degli interventi di adeno-tonsillectomia. Nellâ82% dei casi, la prescrizione ha una durata di 5-6 giorni e la molecola piĂš utilizzata è lâamoxicillina-acido clavulanico.
Riguardo la concordanza tra le informazioni riportate nella checklist e quelle identificate nella cartella clinica, lâelevata specificitĂ (dal 93% al 98%) della checklist per ciascuna delle tre sezioni indagate va considerata con cautela per lâelevato numero di informazioni mancanti. La sensibilità è, invece, molto bassa: dal 22% per la sezione âatti pre-operatoriâ al 58% per quella âsala operatoriaâ.
Discussione
Il ciclo di audit è stato condotto in modo strutturato, identificando le criticità al processo di implementazione della profilassi antibiotica in chirurgia pediatrica.
Ă emersa con forza la specificitĂ dellâambito pediatrico che ha reso problematica la trasferibilitĂ di quanto raccomandato dalle linee guida analizzate. Lâunico documento recente e specifico per lâetĂ pediatrica6 non è corredato da bibliografia di riferimento e in alcuni casi ha posizioni contrastanti con gli altri documenti. Una parte delle difformità è forse attribuibile alla diversa flora batterica presente negli ospedali USA, uno dei determinanti per la scelta dellâantibiotico.
Inoltre, le raccomandazioni formulate per lâadulto sono soggette a una valutazione dello stato generale del paziente che può condizionare lâappropriatezza. Mentre per i pazienti adulti esiste una classificazione strutturata delle condizioni generali14,15, per il paziente pediatrico non esistono analoghi criteri.
Limiti
Lâaudit è stato condotto su un campione di 115 cartelle cliniche, pari a poco piĂš del 3% dei dimessi nei primi sette mesi del 2011. La valutazione, quindi, ha scarsa potenza, anche se la casistica analizzata è rappresentativa per gli interventi di adeno-tonsillectomia, chirurgia urologica e chirurgia generale.
La qualità della documentazione sanitaria è risultata adeguata, ma non ineccepibile visto che alcune informazioni mancati non hanno consentito la verifica della pratica clinica, comportando un ulteriore perdita di potenza.
Infine, la scelta dei criteri, sebbene ricavati da linee guida evidence-based, ha talvolta richiesto il ricorso a procedure di consenso, non sempre unanimi: ad esempio, la classificazione degli interventi da cui dipende, in assenza di evidenze dirette, lâindicazione alla profilassi antibiotica, non è sempre stata condivisa da tutti i professionisti. Esiste pertanto il rischio di una misclassificazione degli interventi che potrebbe avere alterato le stime di appropriatezza.
Conclusioni
La profilassi antibiotica perioperatoria in etĂ pediatrica è differente da quella degli adulti e le raccomandazioni per gli adulti sono scarsamente generalizzabili a popolazioni pediatriche per differenze dei comportamenti del periodo post-operatorio, della suscettibilitĂ , delle pratiche chirurgiche, etc. In ogni caso, non câè una mancanza assoluta di studi epidemiologici in pediatria ed è possibile formulare raccomandazioni di buona pratica clinica anche per tali popolazioni.
Il ciclo di audit ha evidenziato la necessitĂ di procedere ad un aggiornamento del protocollo interno, visto che sono emerse nuove evidenze, alcune delle quali direttamente applicabili alla popolazione pediatrica.
Lâampio utilizzo di molecole inappropriate è senzâaltro una criticitĂ che può beneficiare dâinterventi sia di disseminazione del protocollo, sia di monitoraggio intraospedaliero del consumo di farmaci, da parte della Commissione Terapeutica Ospedaliera. Infatti, tutti i documenti analizzati concordano sulla opportunitĂ di utilizzare cefalosporine di I generazione, che non lascia spazio ad ambiguitĂ e impone unâincisiva azione correttiva delle pratiche professionali.
La ricerca di criteri di classificazione dei pazienti relativamente alle condizioni generali di salute, rappresenta un argomento di notevole interesse per lâambito pediatrico, che potrebbe beneficiare di osservazioni provenienti dalla pratica clinica, oltre che di nuovi progetti di ricerca.
Per le decisioni da prendere in condizioni di carenza di evidenze sarebbe utile prevedere procedure strutturate di consenso, mentre il miglioramento della qualitĂ di compilazione della documentazione sanitaria rappresenta il presupposto per una piĂš precisa sorveglianza.
Il ciclo di re-audit, giĂ pianificato per la fine del 2012, permetterĂ di valutare lâefficacia di una serie di interventi per modificare la pratica clinica.
Contributo degli Autori
Ideazione e disegno dello studio: Klaus Peter Biermann, Salvatore De Masi
Acquisizione, analisi e interpretazione dei dati: Klaus Peter Biermann, Salvatore De Masi
Stesura dellâarticolo: Klaus Peter Biermann, Salvatore De Masi
Revisione critica di importanti contributi intellettuali: Alessandra Martin, Francesca Ciraolo, Marco Geddes da Filicaia
Approvazione finale della versione da pubblicare: Klaus Peter Biermann, Salvatore De Masi, Alessandra Martin, Francesca Ciraolo, Marco Geddes da Filicaia
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k.bierman@meyer.itProvenienza
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Non richiestaPagina aggiornata il 28/agosto/2012